Appello a Tutti i Colleghi: “Attenzione, stanno avanzando i palazzinari, lupi affamati di pecore. Porta un solo iscritto a ITAMIL: solo noi li possiamo fermare.”

24.11.2025

Premessa

ITAMIL è nata così: con la schiena dritta, senza paura, senza interessi nascosti. Abbiamo affrontato tutto a testa alta: attacchi, pressioni, silenzi e porte chiuse. Abbiamo resistito quando altri cercavano solo un favore o un avanzamento. Noi siamo rimasti fedeli ai colleghi, alle nostre battaglie, alla nostra dignità. E oggi più che mai dobbiamo ricordarci chi siamo: persone che non hanno mai abbassato lo sguardo davanti a nessuno.

Adesso, per fermare i lupi del palazzo, dobbiamo unire le nostre forze.

Ogni iscritto porti un amico. Insieme arriveremo a 10.000 iscritti entro il 31 dicembre 2025.

Fai la tua parte: segnala il tuo amico per l'iscrizione via WhatsApp al 3474618595, via email a segreteriageneraleitamil@gmail.com, oppure al tuo referente regionale. Fai la tua parte, fermiamo i lupi e giriamo le spalle ai traditori.

Abbiamo tempo fino al 31 dicembre: se non ci muoviamo adesso, i nostri stipendi saranno al ribasso, cresceranno solo quelli noti a tutti, aumenteranno le differenze tra categorie, i volontari non avranno un futuro, le nostre pensioni saranno misere e le nostre famiglie continueranno a restare divise dal lavoro.

Voltiamo le spalle a quei colleghi che hanno voltato le spalle a noi, che si sono inchinati ai lupi del palazzo tradendo le nostre battaglie e il nostro impegno. Adesso dobbiamo reagire. Dimostriamo la nostra forza. Rimettiamoci in piedi.

Forza: è iniziata la lotta!

ITAMIL è un'organizzazione sindacale diversa da tutte le altre: abbiamo la schiena dritta.

Abbiamo già raggiunto i primi risultati con interlocuzioni dirette con il Governo e con le Commissioni Difesa per affrontare temi centrali: rinnovo del contratto 2025/2027, specificità, previdenza, indennità operative legate alle varie specialità, riordino dei ruoli, concorso bis ex 958 e passaggio in servizio permanente dei volontari.

Con lo Stato Maggiore della Difesa abbiamo portato al tavolo questioni fondamentali come la valorizzazione professionale di tutti i ruoli, la tutela della salute, le vittime del dovere e del terrorismo, le decorazioni negate ai Graduati — come la Mauriziana, la Croce d'Oro, le anzianità dei Graduati e la sciabola dei Sergenti.

Con lo SME abbiamo ottenuto l'apertura del dialogo con il DIPE per affrontare il tema dei trasferimenti del personale. Con il Governo, tra i primi risultati, sono arrivati l'avvio del contratto 25/27 e la rimozione del prolungamento dell'età pensionistica.

Stiamo incontrando molti governatori per affrontare la problematica del pendolarismo dei militari, chiedendo convenzioni sul trasporto pubblico urbano ed extraurbano, aree demaniali per edifici e strutture ricettive, dopolavoro, servizi sanitari, impianti sportivi, asili nido e centri servizi. Il tutto attraverso cooperative dei militari, con tassi agevolati sui mutui. ITAMIL ha un progetto sulle Military City, realizzato da professionisti e riservato ai propri iscritti.

Siamo l'unico sindacato — insieme a USAMI — a non aver firmato il contratto 22/24, ritenuto un danno economico enorme per tutti: due anni senza arretrati e aumenti solo al terzo anno, per una cifra inferiore ai 100 euro e indennità non pensionabili. Tutto questo si sarebbe potuto evitare con un confronto diretto con il premier Meloni per ottenere maggiori risorse.

Abbiamo enunciato e chiediamo l'abolizione del CFI e del CFG — che retribuiscono il lavoro straordinario in forma forfettaria, in contrasto con l'art. 36 della Costituzione — opponendoci con coraggio e depositando tre ricorsi al TAR:

– sulla mancata negoziazione delle risorse,

– sulla mancata convocazione per la Legge di Bilancio,

– sul mancato adeguamento degli stipendi al costo della vita.

Due recenti sentenze della Cassazione confermerebbero la fondatezza delle nostre ragioni.

Nel frattempo ITAMIL continua a difendersi nei tribunali: il Ministero della Difesa ha fatto appello al TAR Sicilia dopo l'annullamento di un provvedimento giudicato sproporzionato nei confronti del Segretario Foti, sospeso come se fosse un criminale per aver criticato alcune figure politiche durante il rinnovo contrattuale. Mentre chi è coinvolto in malaffare, indagini o rinvii a giudizio mantiene ruoli e poltrone.

Il presidente Frattalemi è stato oggetto di presunte azioni diffamatorie da parte di sindacalisti ancora in carica e rinviati a giudizio.

Ci sono poi sindacalisti che, imponendo il proprio ruolo e facendo promesse tipiche della peggiore politica, illudono i colleghi: colleghi che dimenticano le battaglie fatte per poi schierarsi con chi ha firmato un contratto al ribasso, si è opposto alla settimana corta, ha difeso il CFI e il CFG ed è stato persino firmatario di un documento che — invece di rappresentare le esigenze del personale — proponeva di permettere ai comandanti di fare sindacato, eliminare il limite dei due mandati e rimborsare indennità pensionistiche con soldi delle APCSM.

Da un lato c'è chi ha lottato; dall'altro esistono colleghi che hanno voltato le spalle ai propri pari grado, piegandosi alle gerarchie nella speranza di ottenere qualche favore. ITAMIL vigilerà affinché promesse illegali non vengano mantenute e denuncerà ogni atto illecito.

Sul piano dei servizi, ITAMIL offre certezze: tutela legale e disciplinare gratuita per ogni esigenza di servizio, supporto 24 ore su 24 per informazioni amministrative e circolari tramite AI ASSISTANCE, e servizi fiscali online gratuiti. Nessuna promessa vuota. Nessuna illusione.

Ci vuole coraggio per iscriversi al Sindacato ITAMIL ESERCITO da noi non c'è spazio per gli zerbini dei potenti.