Il Generale sanzionatore di un Sindacalista "Graduato" sospeso dal servizio, oggi al vertice di un Sindacato? Occorrono interventi nella legge 46/2022 

01.12.2025

Legge 46/2022: ITAMIL ESERCITO chiede interventi urgenti su disciplina, conflitti d'interesse,e diritti sindacali – Appello al Presidente e a tutti i membri della Commissione Difesa

L'APCSM ITAMIL ESERCITO ha trasmesso al Presidente e a tutti i membri della Commissione Difesa della Camera una richiesta formale di intervento legislativo urgente sulla Legge 46/2022, evidenziando tre aree prioritarie: procedimenti disciplinari di stato, ruoli di vertice dei Generali nelle APCSM e tutela del livello dirigenziale, ed estensione dei diritti sindacali.

1. Procedimenti disciplinari di stato: necessaria l'abrogazione delle decadenze automatiche

L'APCSM segnala che l'attuale disciplina prevede che un dirigente sindacale militare, destinatario di un provvedimento di stato, decada automaticamente dal proprio incarico e non possa più ricandidarsi. Questo meccanismo produce un effetto più afflittivo rispetto a quanto accade ad altri dirigenti sindacali militari che, pur indagati o imputati per reati gravi, mantengono il proprio ruolo fino alla sentenza definitiva. L'APCSM ritiene che tale disparità sia in contrasto con i principi costituzionali e proponga l'eliminazione delle decadenze automatiche per ristabilire proporzionalità, parità di trattamento e pieno rispetto della presunzione di innocenza.

2. Generali ai vertici delle APCSM: criticità e tutela del livello dirigenziale

a) Conflitto d'interesse potenziale e oggettivo

La presenza di Generali, anche in ausiliaria, che ricoprono ruoli di vertice nelle APCSM può generare un conflitto d'interesse strutturale.

Tali figure hanno esercitato nel corso della carriera poteri sanzionatori, responsabilità di comando e rapporti diretti con lo Stato Maggiore, creando una sovrapposizione tra ruolo gerarchico passato e ruolo sindacale presente che incide sulla neutralità e sull'equilibrio interno del sistema, con effetti diretti sul livello dirigenziale e sui dirigenti dei ruoli inferiori.

b) Condizionamento psicologico e asimmetria interna

La presenza di Generali nel vertice sindacale può produrre una asimmetria evidente rispetto ai dirigenti dei ruoli dei Sottufficiali e dei Graduati, con possibili forme di sudditanza psicologica nelle interlocuzioni, difficoltà nel confronto paritario nei reparti e una influenza indiretta derivante da canali consolidati con gli uffici dello Stato Maggiore.

c) Caso concreto segnalato alla nostra APCSM

È stato segnalato alla nostra APCSM un caso specifico in cui sembrerebbe che un Generale, oggi ai vertici di un'APCSM, durante un precedente comando ha avviato e concluso un provvedimento di stato che ha portato alla sospensione dal servizio di un graduato dirigente sindacale.

Lo stesso ufficiale che aveva gestito il procedimento sanzionatorio ricopre oggi un ruolo sindacale, generando una sovrapposizione tra funzione disciplinare precedente e ruolo sindacale attuale.

A fronte di queste criticità, ITAMIL ESERCITO interviene anche a tutela del livello dirigenziale, evidenziando che:

il livello dirigenziale non è adeguatamente rappresentato nei tavoli di contrattazione;

questioni fondamentali come valutazioni, mobilità, responsabilità di comando e tutele specifiche non dispongono di una sede dedicata;

l'attuale modello di rappresentanza, che riunisce categorie con ruoli e responsabilità molto diverse, non giova né al livello dirigenziale né al personale non contrattualizzato, creando sovrapposizioni che riducono l'efficacia dell'azione sindacale complessiva.

d) Necessità di un organismo della dirigenza militare

Per ristabilire equilibrio e rappresentanza effettiva, ITAMIL ESERCITO propone l'istituzione di un organismo rappresentativo del livello dirigenziale militare, analogo ai modelli della Polizia, della Magistratura e del pubblico impiego.

Un organismo che possa:

-rappresentare in modo dedicato le esigenze del livello dirigenziale;

-affrontare temi specifici come valutazioni, mobilità e tutele per i comandanti;

-fungere da interlocutore tecnico e imparziale con l'Amministrazione;

-evitare sovrapposizioni tra ruoli gerarchici apicali e ruoli sindacali, a beneficio sia della dirigenza sia della base.

3. Estensione dei diritti sindacali ai militari in pensione e categorie oggi escluse

L'APCSM ITAMIL ESERCITO chiede inoltre l'estensione dei diritti sindacali ai militari in pensione, che mantengono lo status di militari, e alle vittime del dovere e del terrorismo non più in servizio attivo.

Tali categorie risultano escluse dalla Legge 46/2022 senza una motivazione coerente, mentre nella Polizia di Stato, nel pubblico impiego e nei modelli europei la partecipazione dei pensionati è pienamente riconosciuta.

L'inclusione garantirebbe:

il recupero della memoria storica e dell'esperienza professionale;

-la fine di una ingiustificata esclusione;

-un adeguamento coerente con i futuri modelli di riserva operativa e leva volontaria, nei quali la componente fuori servizio è strutturale.

L'APCSM ITAMIL ESERCITO auspica che la Commissione Difesa avvii con urgenza una revisione della Legge 46/2022, per un sistema sindacale militare più equo, trasparente e coerente con la Costituzione, capace di garantire tutela reale al personale, alla dirigenza e all'Amministrazione stessa.