Itamil ha trasmesso le proposte richieste dal Presidente della Commissione Difesa On. Nino Minardo, che ringrazia per l’attenzione e la disponibilità.

Palermo, 28 ottobre 2025 – Il sindacato Itamil Esercito ha inviato alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati, presieduta dall'Onorevole Nino Minardo, una memoria contenente proposte normative per migliorare il benessere, la mobilità e la valorizzazione professionale del personale militare.Il Segretario Generale Girolamo Foti e il Presidente Sandro Frattalemi hanno espresso gratitudine al Presidente Minardo per "la sensibilità istituzionale e la disponibilità al dialogo dimostrate nei confronti delle rappresentanze sindacali militari".
Mobilità e tutela delle famiglie al centro della proposta
Il tema della mobilità e del ricongiungimento familiare è tra le priorità indicate da Itamil.Secondo il sindacato, le attuali limitazioni della Legge 46/2022 impediscono alle associazioni sindacali militari (APCSM) di intervenire su materie che riguardano direttamente la vita quotidiana del personale, come i trasferimenti ex art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001 o i ricongiungimenti familiari ex Legge 104/1992.
> "Molti militari vivono lontano dalle proprie famiglie, con forti ripercussioni psicologiche e sociali. Chiediamo un sistema di mobilità più umano e moderno, che non penalizzi chi serve lo Stato" – afferma Foti.Itamil propone:
l'estensione alle APCSM della facoltà di trattare e contrattare le materie legate alla mobilità e ai trasferimenti;
la consultazione obbligatoria delle rappresentanze sindacali nella pianificazione annuale dei movimenti di personale;
l'introduzione di misure economiche e logistiche di sostegno per le famiglie pendolari (trasporti, alloggi, servizi educativi, baby parking, assistenza in missione);
l'incremento delle risorse previste dalla Legge 100 sui trasferimenti e l'istituzione di convenzioni nazionali per agevolazioni fiscali e di viaggio.
Riordino delle carriere e valorizzazione delle professionalità
Altro punto centrale è la riforma del sistema di carriere e avanzamenti, che secondo Itamil necessita di una revisione strutturale per restituire equilibrio e meritocrazia.Il documento propone l'istituzione di un ruolo unico a doppio binario:
Binario 1 – Progressione ordinaria:
avanzamenti basati su anzianità e titoli;
riduzione dei tempi di permanenza nei gradi intermedi;
valorizzazione dei percorsi professionali e recupero delle penalizzazioni subite dagli ex 958;
possibilità per i Primi Luogotenenti e Marescialli apicali di transitare nei ruoli ufficiali fino al grado di Maggiore.Binario 2 – Binario 2 "Progressione meritocratica":
- concorsi interni straordinari per titoli ed esami;
- percorsi accelerati per giovani ufficiali e sottufficiali;
- concorsi speciali con riserva di posti per Generali di Brigata, Maggiori e Tenenti;
- concorso straordinario "ex 958 bis" esteso a tutto il personale escluso dai precedenti bandi.>
"Serve un sistema che premi davvero il merito, l'esperienza e la professionalità — sottolinea Foti — superando rigidità e squilibri tra categorie e generazione.
Attuazione della specificità militare
La memoria richiama inoltre l'articolo 19 della Legge 183/2010, che riconosce la "specificità" del personale militare, ma che secondo Itamil "non ha mai trovato piena applicazione".Tra le proposte operative: la creazione di un fondo previdenziale dedicato, anche attraverso risorse NATO e del bilancio della Difesa; l'aumento dei coefficienti pensionistici per chi opera in condizioni di rischio o usura; l'incremento delle indennità operative e di specialità escluse dal contratto 2022–2024; la sostituzione del criterio "gerarchico" con uno fondato su anzianità e grado, più equo e trasparente.
Riforma dell'articolo 1477-ter e diritti di rappresentanza
Il sindacato chiede di modificare l'articolo 1477-ter, comma 2, lettera a) del Codice dell'Ordinamento Militare, che oggi esclude dall'eleggibilità i militari destinatari di sanzioni disciplinari di stato.La proposta è di armonizzare la norma con la Legge Severino (D.Lgs. 235/2012), limitando l'esclusione ai soli casi di condanna definitiva per reati gravi. "Un militare non può essere discriminato per una sanzione amministrativa lieve, mentre un cittadino condannato per reati meno gravi può candidarsi al Parlamento" – evidenzia Itamil.
Il documento affronta numerosi altri temi di rilievo: la ricollocazione del personale non più idoneo ai servizi operativi, con piena tutela del posto di lavoro; la libera professione regolata per infermieri e tecnici sanitari militari; una sanatoria nazionale per le sospensioni dal servizio disposte nei confronti del personale che, durante la pandemia, non aveva aderito all'obbligo vaccinale, con il ripristino dei diritti economici e giuridici; infine, incentivi al reclutamento dei Volontari in Ferma Iniziale (VFI), percorsi di formazione tecnico-professionale in collaborazione con l'industria nazionale, l'incremento dei concorsi per il passaggio in servizio permanente e l'introduzione di un vitalizio sul modello francese destinato ai volontari congedati, che cessa automaticamente nel momento in cui l'Amministrazione ne garantisca la ricollocazione stabile nel mondo del lavoro.
Un approccio costruttivo e non rivendicativo
Nella parte conclusiva, il sindacato ribadisce il proprio spirito collaborativo:
> "Non chiediamo privilegi ma giustizia, equità e ascolto. Ringraziamo il Presidente Minardo per aver accolto con attenzione le nostre proposte e per la disponibilità al confronto istituzionale."Itamil chiede inoltre di aprire un tavolo permanente, "sulla falsariga del COCER", per discutere periodicamente le condizioni di vita e di servizio dei militari.
> "Dietro ogni uniforme c'è una famiglia, una storia di sacrificio e dedizione. Il nostro obiettivo è restituire dignità e serenità a chi serve lo Stato", conclude il presidente Sandro Frattalemi
